STESSI INGREDIENTI DIVERSO SAPORE
- rubertelliandrea
- 2 lug 2022
- Tempo di lettura: 2 min
In questa stanza di ospedale ci sono due bambini, della stessa età, ricoverati per la medesima bronchite. Uno di loro gioca tenereamente col padre, inventandosi sfide automobilistiche e incredibili avventure di fantasia. E’ una bella famiglia, attenta, premurosa e severa nel modo giusto, impone regole educative e concede premi di merito; la tv solo a determinate ore, si mangia composti sul tavolino di servizio, si prende la medicina senza piangere e dopo le telefonate alla mamma si va a nanna.
Tutto molto ordinario, molto elaborato, ma allo stesso tempo semplice e naturale.
L’altro bambino non parla, ogni tanto urla e porta ancora il pannolino. Tutto il giorno dispone di un tablet col quale i suoi genitori cercano continuamente di incantarlo. Più recupera le energie e più cerca di scappare senza una strategia precisa, puramente fisica ed istintiva costringendo chi si prende cura di lui a contenerlo bruscamente con poche parole ma molti muscoli.
In questa stanza si percepisce nitidamente che l’amore per il proprio figlio è un patrimonio innato presente in ognuno di noi, ma si percepisce anche la diversità della vita, la difficoltà e la determinazione che per istinto di sopravvivenza caratterizzano un genitore caregiver.
Quando le due esistenze sono così vicine si mischiano ma non si uniscono, restano però legate da una consapevolezza esistenziale reciproca che viene sbattuta davanti agli occhi di tutti.
Ognuno di noi misura la drammaticità della realtà basandosi sulle proprie esperienze.
Le due famiglie in questa stanza provano lo stesso dolore nel vedere il proprio figlio con un ago conficcato nel braccio, ma una di loro tornerà a casa con la consapevolezza di vivere in un modo più ricco e sicuro, avendo assaporato la ricetta di una realtà fatta degli stessi ingredienti ma dal sapore completamente diverso.
Volete che vi dica che vorrei un figlio in grado di giocare con me? Assolutamente si, pensate che lo amerei di più? Probabilmente no

Comments