TESTONE BUFFO
- rubertelliandrea
- 22 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Ricordiamo la vita degli altri soltanto quando ci sfugge, accorgendoci di quello che ci viene offerto ogni giorno solo nel momento in cui i piccoli gesti quotidiani vengono a mancare.
Enea e Django sono cresciuti assieme, è stato un amico fedele e se è vero che i cani percepiscono in modo intrinseco le nostre emozioni deve avere sofferto molto durante i suoi primi anni, come noi.
Probabilmente si sarebbe meritato più di quello che ha ricevuto, ma il destino ha giocato beffardo con tutta la famiglia, indistintamente dalla razza.
La sindrome di Enea non si cura certamente con un animale, ma sono sicuro che oggi, in un certo modo, Django abbia rappresentato un pezzo importante del puzzle che di giorno in girono si compone a svelare le nostre vite, di resilienza, di speranza, di futuro.
È stato un cane spesso indisciplinato, ma dal cuore gentile, un disturbatore educato, buono come il pane, un bonaccione sempre pronto a fare casino ma nello stesso tempo a rispettare le gravose necessità familiari.
È sempre rimasto al nostro fianco, sempre, nei giorni più bui e in quelli più luminosi, semplicemente aspettandoci, senza mai farci pesare un’ assenza di troppo o una carezza di meno.
Mi rivolgo a te Amico mio, te ne sei andato per colpa di una vigliacca malattia, ma fidati, non ti dimenticheremo, abbiamo anche appeso alcune delle tue foto più significative, cosicchè ogni giorno, rientrando in casa, continueremo a vedere quel tuo testone buffo.
La storia evolve, muta, si modifica, ma deve inesorabilmente continuare, hai accompagnato Enea con grande energia ed ora ci proverà il piccolo Haku, che grazie a te, troverà una traccia più nitida ed una strada da percorrere più sicura.
Grazie Django, ti vogliamo bene, spacca tutto♥️







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